Ferrari: a Suzuka non è più consentito sbagliare

Si conclude con la terza puntata l’analisi del nostro esperto Fabio Pauluzzo sul dopo Singapore, in vista del gran premio del Giappone, che si corre domenica mattina a Suzuka. Dopo aver analizzato Mc Laren e Red Bull, è ora la volta della Ferrari.

Il tema degli aggiornamenti che in pista non danno gli stessi risultati visti in galleria del vento, o quantomeno non subito, ci fornisce la chiave di lettura delle ultime prestazioni della Ferrari. Nelle ultime gare prima della pausa estiva, a Maranello avevano finalmente compreso come far funzionare la nuova ala anteriore portata per la prima volta a Valencia. La F2012 ha pertanto consentito ad Alonso di ben figurare a Monza, in attesa del Gp di Singapore  dove era atteso uno step evolutivo più consistente, che però ha deluso parecchio entrambi i piloti.

In particolare, l’ala posteriore incurvata, pensata proprio per i circuiti ad alto carico, è stata scartata da Alonso nel corso delle libere e lo stesso dicasi per molte delle modifiche aerodinamiche al diffusore e ai flap  che, secondo i calcoli degli ingegneri della “rossa”, avrebbero dovuto portare un significativo miglioramento della trazione in uscita dalle curve. Le circostanze e l’abilità del pilota spagnolo hanno permesso di agguantare un podio, ma – per consentire ad Alonso di difendere il vantaggio dai rivali – non è più consentito sbagliare.

Confidiamo nel fatto che, sulla base dei dati raccolti a Singapore e nei test di Magny Cours , a Maranello abbiano capito come far funzionare questi nuovi elementi e, sui curvoni veloci di Suzuka, sicuramente più favorevoli  alla F2012,  la Ferrari possa giocarsela quantomeno alla pari con McLaren e RedBull.