



Editoriale Nr. 224
Doveva essere l’anno del riscatto per la Ferrari in Formula 1 e invece è diventato l’anno del disastro. Un 2014 da dimenticare per i tifosi della Rossa di Maranello, mai così delusi in tanti anni di gloriosa e onorata carriera. Una delusione cocente che non lascia spazio a speranze per un immediato riscatto. Nemmeno un gran premio vinto (non succedeva da un sacco di anni), posizioni nelle classifiche da formazione di serie C, distanti anni luce dai leader tedeschi incontrastati, con un Alonso sempre al top – ma senza un mezzo meccanico adeguato – e un Raikkonen inguardabile. E il brutto è che non sappiamo ancora se la Ferrari sia riuscita a toccare il fondo, perché almeno da quello si potrebbe un po’ risalire. Niente: buio pesto. E ora che si fa?
Marchionne e Arrivabene (speriamo che almeno il cognome porti fortuna!) hanno rivoluzionatol’assetto organizzativo, cacciando chi non è stato all’altezza e inserendo persone nuove e forse più motivate. La vecchia guardia – con in testa Montezemolo – è stata messa da parte con la speranza di risolvere i problemi in seno al team del Cavallino, affatto rampante. Direi piuttosto bolso. Attacchiamoci allora al vecchio detto popolare “Scova nova, scova ben!” per ritagliarci un barlume di speranza per un 2015, che non si prospetta proprio dei migliori, con tanto bisogno di essere smentito.
Continua...