



E’ partita ufficialmente la stagione Classic di Porsche Italia con la partecipazione di una 356 Cabrio del 1964 e una 911 RS del 1973, del proprio museo, alla Winter Marathon. La Winter, di cui main sponsor è il Centro Porsche Brescia, è una manifestazione internazionale di regolarità classica per auto storiche cui sono ammesse vetture costruite entro il 1968 in possesso di almeno un documento sportivo in corso di validità, e, novità 2014, quindici vetture di particolare interesse storico e collezionistico costruite entro il 1976.
Il tea...
Continua...Mi fa piacere quando mi dicono che ho trent’anni e non li dimostro. Eppure trent’anni sono tanti, soprattutto per un’automobile. Anche l’Europa non era la stessa di oggi: le crisi petrolifere degli anni 70 avevano messo in crisi l’industria dell’auto che era obbligata a modificare rapidamente i programmi produttivi per adattarli alla nuova situazione. In pratica, si voleva che noi automobili fossimo più economiche nella costruzione e nell’uso, strizzando un occhio ai giovani che erano ormai diventati una componente vitale della società. È in questa situazione che Peugeot – che tra l’altro attraversava un periodo finanziariamente difficile, anche in conseguenza dell’acquisto di Citroën – comincia a pensare a me. All’inizio mi chiama M24 e mi definisce un progetto: dovevo essere innovativa, leggera, aerodinamica e avere motori ad alto rendimento. E poi: non troppo piccola, ma neanche troppo grande, insomma un po’ a metà delle mie “zie” 104 e 304.
Per il mondo del motorismo storico internazionale è un po’ come l’Oscar per il cinema, ed essere nella rosa dei 6 finalisti nella sezione “Museum-Collection of the Year” è, di per sé, un riconoscimento straordinario che colloca, a pieno titolo, il Museo Nicolis di Villafranca – Verona nel Gotha Internazionale delle istituzioni culturali del settore. La segnalazione della nomination, arrivata a sorpresa, conferma che la struttura di Villafranca, inaugurata nel 2000 per coronare “il sogno di una vita” del fondatore Luciano Nicolis, si è conquistata in questi anni non solo l’ammirazione dei visitatori italiani e stranieri, ma una eccellente reputazione e l’apprezzamento di appassionati, collezionisti, studiosi, Istituzioni culturali che in tanti Paesi celebrano il mito del motorismo e ne tutelano l’eredità, la storia, le passioni.
E’ Federico Liber su Gloria C8F il vincitore della 36^ Cividale – Castelmonte. Il forte driver di Caprino Veronese ha fatto fermare il cronometro a 6:37.67, frutto di due salite guidate con precisione e regolarità. Al suo primo podio assoluto in Italia, il pilota veronese ha fatto registrare due crono di assoluto valore: 3:19.87 la prima manche, 3:17.80 la seconda. Liber precede Jovan Acimovic (Osella Pa 20/s), secondo in 6:58.09, pilota montenegrino grande sorpresa di questa cronoscalata. Terzo il vincitore dell’edizione 2012, Diego De Gasperi (Radical ProSport), in 7:03.70.
Alla base del podio si piazza il fagagnese Gianni di Fant (Porsche 997 Gt3), quarto con un crono record per lui di 7:08.79. Quinto Hermann Waldy (Lola B06/51), in 7:09.61, sesto Andreas Marko (Audi A4) in 7:10.68. Chiudono l’elenco dei primi dieci classificati tra le auto moderne Enrico Zandonà, sulla autoprodotta Zandonà F05, e Marietto Nalon (Leyton House), giunti settimo ed ottavo, Andreas Stollnberger, pilota austriaco nono su Lotus Opel, e Anton Mandl, decimo sulla sua Dallara.
Manca all’appello...
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