



Anno nuovo, Ferrari nuova. Ma come sarà? I test invernali sono stati incoraggianti, ma ricordiamoci che è sempre la pista il termometro della febbre rossa, quella che i milioni di tifosi ferraristi si aspettano di avere con la monoposto del Cavallino ai primi posti, sul podio, se non addirittura su quello più alto. Dopo il 2014 disastroso – come ha detto il numero uno di Maranello – il 2015 si prospetta difficile. E noi aggiungiamo: difficile sì, ma non impossibile. A tenerci uniti e tifare compatti una fede incrollabile per il Cavallino rampante, che da un po’ di tempo (anche troppo) non è proprio così baldanzoso come dovrebbe. Non si alza più sulle zampe posteriori per scattare deciso verso il traguardo, e tutti (o quasi) lo superano.
E’ dunque l’ora della riscossa, anche se Sergio Marchionne ipotizza la vittoria nel campionato del mondo di Formula 1 non prima del 2018. Se non si riesce prima, almeno però possa essere un crescendo continuo di prestazioni e risultati per arrivare al gradino più alto, senza tentennamenti e ancor peggio passi indietro. Un progresso costante, seppur lento, che rechi ottimismo e riaccenda la passione per questa “rossa” davvero molto sbiadita. In bocca la lupo allora ai due prodi scudieri, Raikkonen e Vettel, per far vedere a tutto il mondo che la Ferrari c’è e si batte contro avversari ben quotati, almeno ad armi pari. A Melbourne il primo verdetto. Forza Ferrari!
E’ con piacere che torniamo a scrivere dell’autodromo del Friuli Venezia Giulia, dopo diversi tentativi di costruzione negli ultimi trent’anni. Dovrebbe andare in cantiere quello
Continua...Si apre con due attrazioni diverse e irrinunciabili il 2°anno di gestione Ferrari del Museo di Modena, realizzato nella casa dove Enzo Ferrari nacque nel 1898. Nello spazio dove Alfredo Ferrari, il padre di Enzo, aveva la sua officina all’inizio del secolo scorso, viene presentato il Museo dei Motori Ferrari. L’area è divisa in 6 settori: quello dei propulsori sperimentali; quello dei motori a basso frazionamento, da 2 a 6 cilindri; quello dei classici 12 cilindri; quello degli 8; quello dei turbo e, infine, quello della Formula 1. Oltre ai motori, sono esposte alcune vetture che li hanno utilizzati. Dalla monoposto di Ascari mondiale nel 1952 e 1953 alla celebre Sport 750 Monza, dalla Formula 1 turbo di Villeneuve alla F60, prima Ferrari che ha utilizzato il Kers. In ogni sezione un video 3D spiega le caratteristiche e il funzionamento dei diversi propulsori.
A questa offerta “tecnica” si affianca l’omaggio a Luciano Pavarotti. Il celebre tenore nasce nel 1935, quando Enzo Ferrari ha già 37 anni, ma anche se di età molto diverse i due uomini si conoscono e si stimano. Ferrari, che da giovane ha perfino sognato di diventare cantante lirico, riceve il giovane tenore emergente a Maranello.
La nuova monoposto Ferrari per il campionato mondiale di Formula 1 2015 verrà svelata sul sito web della
Scuderia e sulle piattaforme digitali e social, nella giornata di venerdì 30 gennaio. Fino a questa data ci saranno aggiornamenti continui, che permetteranno ad appassionati e addetti ai lavori di seguire le attività a Maranello: il nome della vettura, l’ora esatta del lancio e altri dettagli inediti saranno comunicati via via.
La monoposto parteciperà alla prima sessione di test invernali, in programma dall’1 al 4 febbraio sul circuito di Jerez de la Frontera.
Il nuovo pilota della Ferrari, Sebastian Vettel, ha visitato i reparti della Gestione Sportiva. Il quattro volte Campione del Mondo ha così approfondito la conoscenza delle persone con le quali lavorerà per tutta la stagione. Inoltre, il pilota Jean-Eric Vergne entrerà a far parte dell’organico della Scuderia nel ruolo di collaudatore per seguire le attività di sviluppo della monoposto al simulatore.
A com...
Editoriale Nr. 224
Doveva essere l’anno del riscatto per la Ferrari in Formula 1 e invece è diventato l’anno del disastro. Un 2014 da dimenticare per i tifosi della Rossa di Maranello, mai così delusi in tanti anni di gloriosa e onorata carriera. Una delusione cocente che non lascia spazio a speranze per un immediato riscatto. Nemmeno un gran premio vinto (non succedeva da un sacco di anni), posizioni nelle classifiche da formazione di serie C, distanti anni luce dai leader tedeschi incontrastati, con un Alonso sempre al top – ma senza un mezzo meccanico adeguato – e un Raikkonen inguardabile. E il brutto è che non sappiamo ancora se la Ferrari sia riuscita a toccare il fondo, perché almeno da quello si potrebbe un po’ risalire. Niente: buio pesto. E ora che si fa?
Marchionne e Arrivabene (speriamo che almeno il cognome porti fortuna!) hanno rivoluzionatol’assetto organizzativo, cacciando chi non è stato all’altezza e inserendo persone nuove e forse più motivate. La vecchia guardia – con in testa Montezemolo – è stata messa da parte con la speranza di risolvere i problemi in seno al team del Cavallino, affatto rampante. Direi piuttosto bolso. Attacchiamoci allora al vecchio detto popolare “Scova nova, scova ben!” per ritagliarci un barlume di speranza per un 2015, che non si prospetta proprio dei migliori, con tanto bisogno di essere smentito.
Continua...