



Dietro ai primi tre i piloti della Ferrari nell’ultima ora di prove libere del Gran Premio del Belgio, con un quarto e sesto posto, rispettivamente di Raikkonen e Alonso. La sessione è iniziata con la pista umida a causa della pioggia caduta nella prima parte della mattinata e così per i primi 30 minuti non c’è stata praticamente attività, con gran parte dei piloti che è rimasta nei box. A circa 25’ dal termine l’asfalto si è asciugato a sufficienza da permettere di girare con le gomme slick e a quel punto tutti hanno cominciato a fare sul serio.
Continua...E’ tornata a Maranello con il morale alto la Scuderia Ferrari, dopo la gara disputata in Ungheria che ha portato in dote il miglior risultato stagionale, con Fernando Alonso secondo e Kimi Raikkonen sesto, dopo un sabato decisamente storto. Entrambi i piloti si sono confermati i campioni che tutti conoscono (anche se per il secondo più di un tifoso nutre ancora qualche dubbio, viste le precedenti prestazioni) e la squadra ha dato una grande prova di compattezza e coraggio nel decidere i giusti tempi per mettere in atto le strategie pensate per le due F14 T. Il risultato ha dato a tutti un’iniezione di fiducia particolarmente preziosa, perché arriva alla vigilia della pausa estiva. Nessuno però si illude, il lavoro da fare per rivaleggiare con chi si trova al vertice è ancora tanto.
La vet...
Continua...EDITORIALE N° 221 22 maggio 2014
Le delusioni continuano, ahimè, anche quest’anno. Nonostante diversi cambiamenti (anche di persone di livello), modifiche, aggiornamenti e novità, la monoposto di Formula 1 decisamente non va. Nemmeno il miglior pilota del circus, Fernando Alonso (da molti riconosciuto), riesce a far competere con i primi della classe la sua “rossa” numero 14, al punto da doversi anche avvilire per venir superato da monoposto che fino all’altro ieri erano decisamente di serie B. E che dire di Raikkonen che si fa addirittura doppiare? Mi verrebbe da stendere un velo pietoso, ma non dobbiamo assolutamente abbatterci, è obbligatorio tenere la testa alta, combattere per poi risorgere, per tornare su posizioni più consone negli ordini d’arrivo delle tappe, come pure in classifica generale.
Sono però scettico che la Ferrari possa, in tempi brevi, tornare competitiva ad alti livelli. Non c’è alcun segnale di pronto riscatto, nessuna avvisaglia che ti possa far scoprire Alonso in pole position o almeno in prima fila, pronto come non mai a bruciare il poleman che parte otto metri più avanti a lui allo start, e infilarsi nella prima curva senza dover fare a sportellate, per condure poi le danze.
Un sogno che avranno sicuramente moltissimi tifosi del Cavallino rampante, di svegliarsi un giorno, aprire la tivù e vedere una monoposto di Maranello davanti a tutte le altre, e non dietro a respirare fumi di scarico dannosi.
Intanto la Scuderia Ferrari Club Monfalcone (sempre nella top ten internazionale) organizza degli incontri con i proprietari delle Ferrari in Slovenia e quest’anno anche in Austria, una due giorni nella verdeggiante Carinzia, mentre a livello sportivo i nostri driver regionali non riescono a mettersi in luce come in passato nelle cronoscalate. Un periodo difficile, sicuramente accentuato dalla crisi economica che piano piano sembra lasciarsi alle spalle le maggiori difficoltà.
E ora gustiamoci il gran premio di Monaco, con la speranza di vedere uscire dal tunnel monegasco qualche bagliore rosso, inseguito dalle frecce argento e da tutti gli altri concorrenti di questa Formula 1 2014, che non riesce ancora ad appassionare, come dovrebbe.
Continua...Il commento tecnico del nostro esperto Fabio Pauluzzo
L’avvio di stagione ha posto in evidenza la netta supremazia del team Mercedes, ma anche le serie difficoltà della Ferrari, che nelle prime tre gare disputate non è stata in grado di competere neanche per un piazzamento a podio, riuscendo invece nell’impresa a Shangai dove Alonso è giunto terzo, alimentando le speranze di riscossa dei tifosi del cavallino. Il team di Maranello ha iniziato l’anno in difesa, lontanissimo dalle imprendibili Mercedes, faticando parecchio a difendersi dagli altri team dotati della power unit tedesca e anche dalla Red Bull Racing, che con la solita eccellente aerodinamica riesce parzialmente a sopperire ai limiti del propulsore Renault, risultando competitiva con la Mercedes quantomeno nelle qualifiche. La Ferrari, come tutti i team non motorizzati Mercedes, soffre indubbiamente la superiorità tecnica della power unit progettata e realizzata a Brixworth, con soluzioni molto originali per quanto riguarda la collocazione di compressore, unità MGU-H e scarichi.
Nel pa...
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